Documento congressuale 2021 pd la palma

Proposte e discussioni sul prossimo congresso nazionale e sui congressi locali in Sardegna
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enzostra
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Documento congressuale 2021 pd la palma

Messaggio da enzostra »

Di seguito il documento prodotto dal Circolo lo scorso novembre 2021 come contributo per il Congresso.
Ripartirei da questa base per inserire aggiornamenti.

Contributi del Circolo La Palma al Programma del PD della Sardegna


La Sardegna sta affrontando da tempo una serie di difficoltà che derivano dalla fine di un modello di politica economica basato sull'intervento statale, dall'invecchiamento di una classe dirigente formata negli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo, dalla mancanza di un progetto che permetta alla nostra terra di inserirsi nella economia mondiale con un suo ruolo, di essere in grado di definire il proprio destino.
I modelli di partecipazione offerti dai partiti tradizionali sono da tempo in crisi, la politica non comunica in modo interattivo, i centri decisionali si allontanano sempre di più, sia per quanto riguarda il settore economico che le amministrazioni, anche per la incapacità di dare significato alla riforma costituzionale dei primi anni 2000.
La pandemia che stiamo affrontando dall’inizio del 2020 ha sconvolto le nostre vite, costringendoci a rinchiuderci e ad allontanarci fisicamente. Le attività di relazione sono state rese difficili o impossibili e fra queste l'attività politica è stata particolarmente penalizzata.
Tuttavia la pandemia, come ha detto Papa Francesco, ci ha anche insegnato che abbiamo bisogno degli altri. Abbiamo trovato modalità di comunicazione a distanza che ci hanno permesso di mettere insieme capacità ed esperienze ricostruendo un senso di comunità che sembrava perso negli anni del liberismo trionfante.
La Sardegna ha bisogno di idee per risollevarsi. Idee che concorrano a creare un progetto di governo dei territori, che scaturiscano dalla discussione, dal confronto, dalla osservazione della realtà quotidiana, ma soprattutto dal coinvolgimento delle menti e delle competenze migliori della Sardegna, allo scopo di metterle a disposizione dello sviluppo e del futuro dell’isola. Occorre che queste idee siano discusse e proposte attraverso un partito che, pur essendo parte integrante di un partito nazionale ed europeo, abbia una forte identità sarda e sia disegnato per essere aperto e ricettivo verso tutte le sensibilità che la Sardegna è in grado di esprimere. Il modello federalista del partito, da tempo proposto, ma mai attuato, consentirebbe di realizzare questa esigenza.
Il partito democratico della Sardegna deve in primo luogo occuparsi dei problemi specifici della nostra terra, confrontandosi con le regioni e nazionalità locali presenti in Europa e nel Mediterraneo , per ricostruire e modificare profondamente l’Unione Europea, oggi in crisi di identità e bisognosa di un profondo rafforzamento in tema di cooperazione transnazionale. E’ indispensabile ripartire dalle esigenze del nostro territorio: permettere, attraverso la ricostruzione dei servizi di rete, la rinascita economica e sociale dei centri dell’interno della Sardegna. Sarà fondamentale a tale proposito l’applicazione regionale dell’Agenda Nazionale 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Occorre definire ed erogare un livello minimo essenziale dei servizi per i cittadini: istruzione, fornitura di acqua, gas ed energia elettrica, trasporti e telecomunicazioni, sanità e servizi sociali.
Purtroppo in troppe aree della Sardegna la qualità dei servizi erogati è insufficiente su tutte queste voci, e non può permettersi di perdere l’occasione offerta dal PNRR. Occorre pertanto uno sforzo di creatività, cui fare seguire un’azione politica vigorosa, per colmare questi ritardi e mettere la Sardegna in grado sia di attrarre nuovi cittadini, attraverso politiche attive di immigrazione che consentano di fare crescere la nostra popolazione in numero e ricostituire una corretta proporzione fra le diverse classi di età ridando un futuro ai nostri comuni, che di offrire opportunità ai nostri giovani, contrastando la necessità di andare via dall’Isola, e infine di richiamare i sardi emigrati offrendo loro opportunità di lavoro e qualità della vita.
Sarà inoltre fondamentale il ruolo della scuola: è prioritario intervenire per ridurre la dispersione scolastica, per cui occorre confermare e irrobustire il progetto Iscola e intervenire con una legge regionale sull’istruzione per potenziare le autonomie scolastiche e intervenire sui programmi di insegnamento, dando spazio alla lingua sarda e alla conoscenza della storia, della natura e del territorio della Sardegna.
Occorrerà fissare delle priorità, perché non avremo risorse sufficienti per tutto. Ma è necessario ripartire, con determinazione ed ottimismo, selezionando una classe dirigente adeguata a questo compito. Senza presunzione, ma con la voglia di conoscere e confrontarci con tutti coloro che condividono questi obiettivi, ci proponiamo di dare avvio a questo processo politico, che dovrà produrre un progetto per la Sardegna dei prossimi 30 anni.
Il Circolo La Palma, dove tutte le sensibilità presenti nel Partito si sono confrontate proficuamente, da tempo ha iniziato a costruire un metodo di partecipazione aperta alle associazioni, ai collettivi, alle forze civiche che si riconoscono nei valori della sinistra, con l’obiettivo di diventare uno dei luoghi di confine, di incrocio, di sovrapposizione non chiuso in se stesso. Un luogo in cui costantemente cittadini, professionisti, studenti, amministratori, associazioni possano trovarsi e discutere per affrontare e conoscere i problemi alla radice e poter individuare soluzioni o scenari di sviluppo fattibili, concreti e coerenti con il contesto in esame. L’applicazione pratica è stata realizzata attraverso le Officine, spazi di confronto aperto, di smontaggio e rimontaggio di idee e proposte, metodo che ha anticipato le Agorà democratiche.
Abbiamo affrontato, con le nostre Conversazioni, alcune fra le tematiche più importanti per la Sardegna, come ad esempio lo spopolamento, che riguarda in primo luogo le aree interne, ma che ormai investe tutto il territorio dell’isola, sempre più marginalizzato e trascurato dalle politiche di sviluppo dei grandi gruppi nazionali, sia pubblici che privati, oltre a argomenti che riguardano tutto il Paese, come la riforma della Giustizia e della Pubblica Amministrazione.
Abbiamo analizzato la situazione dei trasporti locali, in ambito metropolitano e regionale.
In tali occasioni sono state anche ipotizzate soluzioni innovative, che intendiamo proporre al partito perché le possa inserire nel proprio programma.
Abbiamo affrontato, grazie alle competenze di alcuni nostri iscritti, la transizione energetica, con interlocuzioni con il gruppo consiliare regionale del nostro partito.
E’ stato inoltre possibile, sempre grazie alle qualità e competenze dei compagni ed amici che si riconoscono nel PD, affrontare temi fondamentali per la nostra regione come il futuro dell'Autonomia e la revisione dello Statuto, in un'ottica europeista e federalista.
E’ particolarmente significativa l'esperienza maturata nel corso dell'ultimo anno con il Recovery Lab, che ha elaborato alcune proposte cantierabili nell'ottica del PNRR. Collaborando con alcune Onlus, come le  ACLI, sono stati definiti un progetto sulla realizzazione di asili per l'infanzia, uno riguardante le politiche attive per il lavoro ed è in fase di conclusione uno studio sui trasporti ferroviari in ambito sub regionale.
Tutto questo ci permette di formulare alcune proposte che sottoporremo ai candidati alla segreteria per definire un programma che ci porti ad affrontare con successo le prossime tornate elettorali.
Abbiamo analizzato anche le modalità di comunicazione che un Partito moderno deve utilizzare per comunicare nell’era dei social media, considerando che le nuove generazioni hanno una modalità di comunicazione digitale, differente rispetto alla comunicazione analogica a cui siamo abituati. Linguaggio che sappia tenerci in sintonia con le persone. Noi non siamo i più colti, ma abbiamo la cultura per trasformare le richieste del popolo in soluzioni che permettano riscatto e dignità, perché tutti contano, garantendo con le nostre visioni di società ideale i bisogni fondamentali:
- identità e orgoglio di un popolo marginalizzato per via della sua condizione di insularità
- lavoro e sicurezza sociale
- sistema sanitario capillare ed efficiente
- sistema di welfare giusto e sostenibile
In particolare il primo punto menzionato richiede una soluzione corretta e duratura al problema dei collegamenti, considerando globalmente il trasporto di persone, merci e idee verso l’esterno e in tutti i comuni isolani, perché anche la connessione digitale va considerata fondamentale per ridurre la marginalità della Sardegna.
Suggeriamo inoltre un metodo di lavoro, ispirato alle modalità utilizzate nelle recenti primarie democratiche americane, che permetta la riorganizzazione della struttura regionale del partito, basato sulla individuazione di una rete di referenti radicata in ogni comune, da cui far partire ogni attività di diffusione delle iniziative politiche e la raccolta di contributi per finanziare le attività del PD. Proponiamo poi un continuo e costante confronto con tutti quei soggetti in grado di essere portatori di competenze e di conoscenza, con lo scopo di indirizzarli verso i canali del dibattito e del confronto interno, al fine di generare una proposta politica che sia sempre aderente ai bisogni della collettività e funzionale al suo sviluppo.
Per rafforzare l’efficacia di questa struttura occorrerà scegliere alcuni indicatori oggettivi che permetteranno di misurare l'attività politica locale ed intervenire dove sia necessario, in modo da consolidare la presenza del PD e raccogliere le istanze degli elettori, mettendo la struttura a servizio delle iniziative sul territorio.
Vogliamo fare si che il simbolo del PD diventi una attestazione di qualità della politica e di serietà e maturità del governo della cosa pubblica, e ci auguriamo che venga richiesto esplicitamente per dare un valore aggiunto rispetto alla scelta di contrassegni civici locali.
Enzo1
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Re: Documento congressuale 2021 pd la palma

Messaggio da Enzo1 »

Occorre ricostruire il partito sia dal punto di vista organizzativo che da quello finanziario, anche riordinando i rapporti con le diverse associazioni e fondazioni della sinistra
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